Interferenze (2014)
Divagazioni didattiche intorno a due scritti di Sergio Savoia
Divagazioni didattiche intorno a due scritti di Sergio Savoia
«cos'è più offensivo, minchione o nazista? ok, minchione è una parolaccia, nazista no. ma se vuoi veramente offendere, far male, distruggere nazista è molto, ma molto meglio. a volte un linguaggio corretto può nascondere intenzioni veramente volgari. Questo signore, con un linguaggio più che corretto - anzi sono sicura che è il genere di persona che ci piazza pure vocaboli ricercati per far notare che il più intelligente è lui - non ha esitato a manipolare i suoi allievi per fini propagandistici. Non ha dimostrato neppure un'oncia di rispetto neppure per questi ragazzi».
Sono parole scritte da una certa Cristina, tratte dal fiume di commenti apparsi sul blog di Sergio Savoia in relazione all’articolo che avevo scritto sull’ultimo numero di «Verifiche»[1]. Eh sì: il signore irrispettoso dalle intenzioni volgari che avrebbe manipolato i suoi allievi per fini propagandistici, utilizzando per giunta vocaboli ricercati, sono io.
A proposito di uno studio sul naturalista bleniese che emigrò in Paraguay
Sulle autobiografie della guatemalteca Rigoberta Menchú e della boliviana Domitila Barrios de Chúngara
Questa non è una cronaca sistematica, ma un tentativo di ricostruire un clima e un percorso politico – quello dei Verdi del Ticino nell’ultimo decennio – sulla base di un’esperienza personale. Non c’è quindi nessuna pretesa di presentare “la” storia dei verdi cantonali. È l’esposizione di un punto di vista, il mio. C’è però lo sforzo di attenersi ai fatti, anche con il frequente ricorso a fonti documentari.
Piccolo omaggio a Valter Bianchi, bisnonno della rivista Verifiche
Tradotte e commentate da Renato Simoni le preziose memorie del miliziano svedese Nils Lätt
Un'incredibile "catena di Sant'Antonio" che ha toccato anche il Ticino